“E’ nato nel corso di una escursione scientifico-culturale organizzata dalla Società Geografica italiana nel 2011 lungo la Via Egnatia – scrive nella Introduzione al volume Franco Salvatori – Presidente della Società Geografica Italiana – il proponimento di dare un contributo alle celebrazioni per il Centenario dell’Indipendenza dell’Albania”.
Dall’Albania, infatti, si diparte concretamente e idealmente il percorso che, attraverso quella antica via, raccorda l’Italia con il Levante ed ha costituito, proprio per questa sua funzione di “porta”, una costante delle relazioni che si sono intrecciate, dall’età classica ai nostri giorni, nell’area adriatica.
“Si è ritenuto, conclude Franco Salvatori, di onorare il proponimento allestendo una mostra fotografica su «Volti e paesaggi d’Albania», nella certezza che lo sforzo compiuto sarà apprezzato soprattutto dalle giovani e giovanissime generazioni che potranno scoprire il volto geografico di un’Albania ormai scomparsa”.
Il grande impegno della Direttrice dell’Istituto Italiano di Cultura di Tirana, Fulvia Veneziani, ha favorito la realizzazione del progetto, che ha chiuso la serie degli eventi per le celebrazioni del Centenario dell’Indipendenza Albanese. La dr.ssa Veneziani sottolinea lo stupore – durante l’inaugurazione – con cui molti cittadini di Tirana ammiravano le foto della loro città che in meno di un secolo ha cambiato volto, vedendoli ritrovare con nostalgia la zona del Bazar, l’antica piazza Scanderbeg e altri scorci ormai scomparsi.
I capitoli “Paesaggi e geo-storie albanesi” di Alessandro Ricci e “I geografi italiani in Albania. I viaggi, le fotografie” di Nadia Fusco sono di particolare interesse per il lettore che voglia approfondire lo scopo e l’importanza della ricerca che è stata alla base della preparazione della mostra.
Sono quindi riprodotte fotografie tratte dall’importante Archivio fotografico della SGI, che possiede circa 3.500 documenti fotografici con soggetto albanese e che, oltre a costituire una sezione importante dell’archivio sotto il profilo qualitativo e quantitativo, sono una preziosa e importante testimonianza delle relazioni tra l’Albania e l’Italia.
Sono pubblicate numerose fotografie di illustri geografi italiani che hanno compiuto missioni di studio e ricerca in Albania:Antonio Baldacci nel 1897, Roberto Almagià nel 1913, Mario Magnani negli anni precedenti il 1939, Ferdinando Milone negli anni 1939-1940, Aldo Sestini sempre nel 1939-1940, Bruno Castiglioni nello stesso periodo.
Conclude il libro la sezione “Documenti albanesi” con una selezione di riproduzioni di libri, carte e documenti d’archivio conservati dalla Società Geografica Italiana.