Dieci anni fa, il villaggio di Fishtë–Alessio era come tutti gli altri villaggi d’Albania. Il suo nome deriva dal cognome del grande poeta Gjergj Fishta e dalla famigerata prigione dei dissidenti contro il comunismo.
Tutto è rimasto com’era fino a quando i fratelli Prenga non sono tornati, cambiando per sempre il villaggio. La creazione di un ristorante nelle terre di famiglia basato sulla tradizione e sui prodotti locali hanno dato all’area un’altra dimensione, anche per le guide turistiche nazionali e straniere.
Il modello dei fratelli Prenga e del loro ristorante Mrizi i Zanave si sta diffondendo rapidamente in tutto il paese. Questa tendenza, tuttavia, è anche rischiosa, perché oltre agli ingenti investimenti questo modello richiede anche una ‘connessione spirituale’ con ciò che si sta facendo.
Altin Prenga, proprietario dell’agriturismo ‘Mrizi i Zanave’ è sicuro che questo tipo di modello d’investimento è un settore con futuro nel nostro paese, aggiungendo anche che attualmente è al di sotto delle proprie potenzialità. Inoltre, continua Prenga, questa tipologia di business non si può svolgere in città ma nei villaggi, dove la comunità deve essere orientata in tutta l’area per facilitare la catena di produzione.
Al di là di tutte le difficoltà del momento, l’agriturismo è per certo una nuova tendenza d’investimento, come confermato dallo stesso ministero dell’agricoltura. Le aziende agricole in attività sono in aumento di reddito e di occupazione di oltre 20% l’anno, anche se la mancanze di infrastrutture e del sostegno politico stanno diventando sempre più un bastone tra le ruote.
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La deurbanizzazione in Albania
La rapida urbanizzazione che ha coinvolto l’Albania dopo gli anni ’90 sembra essere maturata attualmente.
La vita in città è caratterizzata da rumori costanti, smog e da carenza di aree naturali: questi fattori stanno portando pian piano a ravvivare l’interesse dei cittadini verso destinazioni non urbane (aree naturali ecc.), soprattutto nel tempo libero dove possono godere della natura e di cibo completamente biologico.
Questa tendenza, di conseguenza, sta portando a far decollare i ristoranti nei villaggi. In questo contesto s’inserisce l’agriturismo dei fratelli Prenga, nella villaggio Fishta-Alessio, che grazie ad una perfetta esperienza culinaria acquisita in Italia stanno creando un modello di sviluppo positivo per il paese grazie anche al fatto che l’Albania come nazione dispone di molte risorse naturali e di un ricco patrimonio rurale.
Fare business tra i poveri
Circa 300 famiglie beneficiano dell’attività dei fratelli Prenga. Alcuni sono impiegati a tempo pieno mentre altri hanno stipulato accordi per vendere all’agriturismo i lori prodotti. I
n dieci anni l’aspetto del villaggio è completamente cambiato e le persone hanno iniziato a pensare in modo diverso; Mrizi i Zanave ha creato un ottimo modello per gli adolescenti, trasformando il villaggio in un marchio internazionale. Ma altre sfide attendono i re dell’agriturismo albanese.
Oltre al ristorante, infatti, i fratelli Prenga hanno aggiunto un edificio con sei stanze per il pernottamento, e hanno appena completato l’ex edificio dei prigionieri politici durante il regime comunista che si trasformerà in un’area dove ci saranno una pasticceria, magazzini e centri di raccolta frutta.
Il progetto di Altin non finisce qui: il suo sogno è quello di estendere ulteriormente i prodotti del campo, mirando a certificare qualsiasi tipo di coltura. La sfida dei fratelli Prenga è la certificazione dei prodotti, in particolar modo del melograno selvatico, presente in tutta l’area circostante. Tutto ciò permetterà all’agriturismo di aumentare il proprio valore in futuro.
Non sarà facile poiché le imprese in Albania affrontano un ambiente ostile, dove oltre le tasse, la corruzione e gli interessi rendono difficile la sopravvivenza; nulla in confronto se si pensa ad un ristorante in un villaggio, dove non ci sono strade, la corrente elettrica non è sempre presente, è presente ancora la ‘legge del Kanun’ e la presenza dello stato è solo virtuale. Tutti i business che offrono il servizio dell’agriturismo, infatti, si lamentano di questi problemi.
Questo articolo è stato originariamente pubblicato sulla rivista albanese “Monitor.al” dal titolo “Mastershefat që po kthejnë fshatin në modë ” di Blerina Hoxha