Nel corso del XIX secolo quasi tutte le popolazioni balcaniche soggette alla Turchia riuscirono, con l’aiuto delle Grandi Potenze europee, a rendersi indipendenti costituendo nella penisola diversi Stati autonomi.
In conformità alla situazione europea (dove sino al 1870 le uniche Repubbliche erano la Svizzera e San Marino) queste nuove nazioni furono rette a monarchia costituzionale e i Sovrani furono cercati tra i cadetti delle grandi Dinastie.
Così, salvo la Serbia che conobbe l’alterna dominazione dei potentati locali Obrenoviç e Karagjorgjeviç e il Montenegro che fu retto dalla Dinastia dei Bàlshit-Piètrit-Njëgùshit, la Grecia si scelse un Re tra i Wittelsbach di Baviera, e, non soddisfatta, lo cambiò dopo qualche decennio con un Principe di Danimarca. Lo stesso fece la Bulgaria che si sarebbe tenuta il Principe di Battenberg che aveva scelto e poi sostituito perché non era più gradito allo Czar di Russia: il nuovo Principe fu un Sassonia-Coburgo-Gotha. La Romania scelse il prussiano Carlo di Hohenzollern-Sigmaringen.
In Albania, l’unico tra i Paesi balcanici con popolazione in maggioranza di fede musulmana, il potere turco si era mantenuto sino ai primi anni del XX secolo attraverso il Governo di Pasha locali graditi a Istanbul.
Nel 1903 si costituì un movimento a favore dell’autonomia albanese che, grazie anche all’inarrestabile decadimento dell’Impero ottomano, riuscì a farsi ascoltare dalla Conferenza degli Ambasciatori riunita a Londra. Tale consenso dichiarò quindi, il 20 dicembre 1912, che l’Albania era uno Stato Libero e Indipendente dalla Turchia, confermando così la dichiarazione di Ismaìl Kemàl bey Vlorë fatta a Valona il 28 novembre 1912. Infine, con atto delle Grandi Potenze del 21 dicembre 1913, l’Albania viene dichiarata “Principato indipendente governato da un Sovrano cristiano”.
La scelta del Capo di questo nuovo Stato cadde sul Principe Guglielmo di Wied. Inutile dire che gli Albanesi non sapevano neanche chi fosse e che la sua candidatura era emersa attraverso le trattative dei diplomatici.
In pratica sembra che nessun Principe di una qualche importanza volesse “esiliarsi” in Albania. Ma chi era il nuovo e primo Sovrano dell’Albania libera? Guglielmo di Wied, nato il 16 marzo 1876, era cadetto di una Dinastia che sino al 1806 aveva governato il Principato di Wied, nella Prussia renana, che faceva parte del Sacro Romano Impero, sciolto appunto in quell’anno.
La Regina Elisabetta di Romania, moglie di Re Carol I e poetessa nota con lo pseudonimo di Carmen Sylva, era nata Principessa di Wied. Non aveva figli ed era perciò molto legata ai nipoti. Sembra pertanto che sia stata lei a suggerire la candidatura di Guglielmo, figlio di un suo fratello, per la Corona della Patria di Gjèrgj Kastriòti Skënderbèu. Il nipote di Elisabetta: per la parentela rumena e la nazionalità tedesca dava affidamento di fedeltà alla Triplice Alleanza, senza d’altronde suscitare eccessive diffidenze; come luterano, sembrava naturalmente destinato a mantenersi neutrale in contese religiose tra cattolici, greco-ortodossi e musulmani.
Il 6 febbraio 1914 Guglielmo accettò la Corona e assunse il titolo di Guglielmo I Principe d’Albania prendendo possesso dello Stato il 7 marzo successivo. Il 1° aprile la Commissione Internazionale di Controllo varava lo Statuto del Principato e Wilhelm zu Wied diventava a tutti gli effetti il Monarca dell’Albania. Il primo adempimento era naturalmente quello di promuovere la nascita di un Governo, alla guida del quale designava Turhan pasha Përmeti. Quest’ultimo chiamava, subito, al Ministero degli Interni e della Guerra il famoso e temuto Esad pasha Toptani. Il nuovo Regno, purtroppo, sarebbe durato soltanto sei mesi.
Il 5 settembre 1914, infatti, il volenteroso e magnanimo Principe tedesco, con la consorte Sofia (sposatala il 30 novembre 1906), nata Principessa di Schönburg-Waldenburg e i due figli lasciava il territorio albanese senza farvi più ritorno. Le difficoltà interne, l’ostilità degli Stati vicini e lo scoppio della Prima Guerra Mondiale ebbero la meglio sulla buona volontà di Guglielmo (1) che però, partendo, non abdicò e mantenne tutta la vita le sue pretese al Trono shqipëtar. L’effimero e sfortunato Principe d’Albania visse poi in Romania dove si spense presso Sinaia nel 1945.
ANNOTAZIONE
(1) – Primo Sovrano d’Albania dopo l’affrancamento di quest’ultima dal dominio dell’Impero ottomano. Regnò dal 7 marzo al 5 settembre 1914. Una curiosità. Dei sette Sovrani che si avvicendarono sul Trono delle Aquile nel corso del secolo XX, Guglielmo viene al terzo posto.