La legge di guerra che la Grecia proclamò verso l’Albania e l’Italia non è stato ancora abrogato e continua ad essere usato come una punizione verso gli albanesi. L’unica ragione per la penalizzazione dell’Albania in questa sanzione consiste nel fatto che negli anni quaranta, i soldati fascisti attraversarono l’Albania per invadere la Grecia.
In questa legge vengono descritti dettagliatamente i patrimoni confiscati come risarcimento per l’attacco alla Grecia. Nei suoi tanti articoli è stato previsto la procedura per la riconsegna dei patrimoni attraverso l’istituzione di commissioni statali composte da molti esperti e ministri, una procedura quasi impossibile da realizzare.
Nello stesso legge sono sanzionate le proprietà degli italiani che secondo il trattato della Pace di Parigi del 1946, sono state sequestrate dalla parte greca come risarcimento che gli italiani devono alla Grecia in quanto invasori.
La questione della proprietà confiscate agli albanesi continua a rimanere bloccato, come la legge stessa. Per di più, questa legge ha ispirato anche altre normative che riguardano le proprietà violentemente sottratte agli albanesi agli inizi degli anni 40.
Fino al 2006 l’ammontare della ricchezza bloccata raggiunge una cifra di alcuni miliardi di dollari.