Vedere la bellezza del mondo attraverso ritratti di donne: sono cinquecento foto di donne, scattate dall’artista Mihaela Noroc, fotografa rumena 32enne.
Mihaela, alcuni anni fa, ha deciso di lasciare il lavoro da produttrice TV e mettersi in viaggio e fotografare ritratti di donne nel mondo, testimoniando la diversità della bellezza femminile, viaggiando in più di 50 paesi del mondo.
E’ nata così una pagina Facebook, il progetto social The Atlas of Beauty, con oltre un milione di follower, che adesso è diventato anche un coloratissimo libro fotografico .
The Atlas of Beauty, uno dei progetti fotografici più popolari al mondo
Attraverso la mia fotografia voglio catturare quella sensazione di calore e serenità che proviene dagli occhi di una donna e può bilanciare a volte la negatività che vediamo nei media.
Molte persone in tutto il mondo subiscono discriminazioni solo perché hanno un certo colore, religione, etnia o perché sono donne. Penso che la bellezza sia una diversità che possa insegnarci a essere più tolleranti.
Il mio proposito è continuare per molti anni e catturare la bellezza in tutti i paesi del globo, se possibile, rendendo quest’Atlante un’ispirazione per tutte le donne che cercano di essere se stesse, naturali e autentiche. – Mihaela Noroc
Con Chiara Feriani, esperta di computer grafica, 3D artist e regista il progetto diventa un viaggio ancora più suggestivo attraverso 500 volti femminili di diverse etnie in sequenza. Feriani nel The Atlas of Beauty sceglie come colonna sonora la nota canzone albanese Në zaman t’asaj furie (Ai tempi di quella furia) del duo albanese Kole Laca e Beatriçe Gjergji per accompagnare il video con i ritratti delle donne.
Në zaman t’asaj furie
Në zaman t’asaj furie (Ai tempi di quella furia) è stata cantata da famose cantanti albanesi come Lucie Miloti, Valdete Hoxha. La canzone è stata interpretata nel 2018 anche dal soprano di fama mondiale Inva Mula. Il duo albanese Kole Laca e Beatrice Gjergji insieme a Shkodra Elektronike non è conosciuto solo per la canzone Në zaman t’asaj furie (Ai tempi di quella furia) ma anche per aver dedicato alla città di Scutari il brano Synin si qershia (Bella dagli occhi viola – traduzione ad litteram: occhi color ciliegio) del compositore Prenk Jakova.
La canzone del grande compositore scutarino Prenk Jakova, Synin si qershia (Bella dagli occhi viola – chissà se Prenk avrà conosciuto Liz Taylor che ancora oggi risplende per quel tratto distintivo che l’ha resa quasi un essere divino: gli occhi viola.) originariamente è stata composta seguendo i canoni della tradizione scutarina; oggi la canzone è considerata un canto popolare. Synin si qershia (Bella dagli occhi viola) è anche il nuovo brano del progetto formato da Kole Laca e Beatrice Gjergji, insieme a Shkodra Elektronike.
La versione di Shkodra Elektronike, è una mescolanza di sample di vecchie interpretazioni con un sound elettronico contemporaneo, portando il brano ai giorni nostri, dandogli anche uno spaccato internazionale. Shkodra Elektronike rivisitano in chiave elettronica parte del repertorio della musica tradizionale della loro città natale Scutari, rientrando in uno scenario che loro chiamano post immigrant pop.
Il duo ha iniziato tenendo solo concerti dal vivo in Italia e in Albania. I loro brani sono un’atipica rivisitazione in chiave elettronica della musica tradizionale di Scutari (Albania).
Il duo albanese di Scutari, Kole Laca insieme a Beatriçe Gjergji, compie con la sua musica – un ibrido elettronico tra folk e lirica, seguendo un percorso di ritorno alle radici della musica scutarina Kanga qytetare shkodrane (la canzone cittadina scutarina). Nel gennaio del 2020 hanno pubblicato il loro primo brano originale Ku e gjeta vedin (Laddove ho trovato me stesso), con il quale hanno partecipato al festival della musica tradizionale Scutarina, e Luleborë (Ortensia); il duo è stato premiato dalla critica.
Riferimenti:
- Il Mohicano Milano sound
- Beauty photoproject by Mihaela Noroc
- “The Atlas of Beauty”, il progetto fotografico diventa un libro
- The Atlas of Beauty
- Shkodra Elektronike, un gemellaggio electrofolk tra le sponde dell’Adriatico