Ospite eccezionale della serata di chiusura del festival “Terra tra due mari”, al compositore e pianista albanese Aulon Naçi è stato consegnato il Premio “Vela Latina”.
La musica di Aulon, apprezzata, in particolar modo nel Nord Europa, per gli elementi mediterranei e tradizionali della sua terra, è stata scelta come una sorta di ideale filo conduttore della serata proprio per il suo dare voce alla magia del mare.
Non solo, come si può facilmente immaginare, è il meraviglioso mare della sua Valona ad aver ispirato alcune delle sue opere, trasfigurato con sapiente precisione nel suono del suo pianoforte e del quartetto d’archi che lo accompagnano.
La musica di Aulon sembra un mare vasto che avvolge tutto, in un percorso ideale che spazia dalla dimensione classica, arricchita dalla tradizione ancestrale della sua terra, fino a spingersi nelle forme musicali d’avanguardia contemporanea.
I suoni del mare, citando gli organizzatori della manifestazione, sono affidati all’esecuzione dell’ensemble Terra del Sole diretta dal maestro Enrico Tricarico. Il teatro di Gallipoli – che porta il nome del tenore arbëreshë Tito Schipa – sembra la sede ideale per la musica di Aulon, un ritorno alle origini dopo una lunga peregrinazione attraverso l’Europa centrale e settentrionale.
Per il musicista albanese girare per delle vie dai nomi tanto familiari come Borsci, Schipa o Gramsci è di per sé una specie di ritorno a casa, nel riscoprire la vicinanza storica tra l’Albania e questo Salento, ricongiunti, una volta di più, nell’abbraccio rappresentato dai suoni della sua musica.
Questo concerto conferma quanto già dimostrato da questo giovane ed originale musicista, capace di infondere nuova linfa alla tradizione classica svecchiandone, dote assai rara questa, l’albagia da musica aulica “per pochi” che la tiene distante dai più.
Grazie Aulon.
Leggi anche
- La Classica a Valona: “Suoni di vita tra terra e mare”, 10 agosto 2018