Roma, Tempio di Adriano – Camera di Commercio di Roma, 19 aprile 2018. Il Comitato direttivo del Premio Strega, promosso dalla Fondazione Maria e Goffredo Bellonci e Liquore Strega con il contributo della Camera di Commercio di Roma e in collaborazione con BPER Banca, ha selezionato i dodici libri che si disputeranno la LXXII edizione.
Racconti Edizioni, una piccola casa editrice romana punta per questo importantissimo premio su uno scrittore esordiente come Elvis Malaj, il quale scrive in italiano, porta storie che hanno un filo che lo tiene legato alla sua identità e le origini albanesi, diventando un elemento peculiare in un paese come l’Italia, in cui la battaglia per lo ius soli resta ancora discussa e sospesa.
“Siamo entusiasti che il nostro primo autore italiano, peraltro all’esordio con una casa editrice minuscola e una raccolta di racconti, sia finito nella dozzina del Premio Strega. Per la casa editrice è un riconoscimento importante del lavoro e della ricerca fatto, ora speriamo che in molti lo leggano e lo possano scoprire”- confida alla nostra testata il suo editore.
Elvis Malaj, classe 1990, è nato nel distretto di Malësi e Madhe, in Albania, e si è trasferito in Italia dall’età di quindici anni, prima ad Alessandria, e oggi a Padova, dove vive e lavora.
Ha terminato il suo primo romanzo, Il mare è rotondo, e una raccolta di racconti, Dal tuo terrazzo si vede casa mia (Racconti edizioni).
[amazon box=”8899767157″]
Gli autori per il Premio Strega si giocano il più importante riconoscimento della narrativa nazionale italiana. Da segnalare sono proprio gli autori che scrivono in una lingua che non è la loro madrelingua e che hanno scelto l’italiano, come Malaj e la Janeczek.
Almeno sei i voti che sono stati necessari per entrare tra i 12 libri candidati, selezionati dal Comitato direttivo tra i 41 titoli segnalati.
La dozzina è così composta: Marco Balzano, Resto qui, Einaudi; Carlo Carabba, Come un giovane uomo, Marsilio; Carlo D’Amicis, Il gioco, Mondadori; Silvia Ferreri, La madre di Eva, NEO Edizioni; Helena Janeczek, La ragazza con la Leica, Guanda; Lia Levi, Questa sera è già domani, Edizioni E/O; Elvis Malaj, Dal tuo terrazzo si vede casa mia, Racconti Edizioni; Francesca Melandri, Sangue giusto, Rizzoli; Angela Nanetti, Il figlio prediletto, Neri Pozza; Sandra Petrignani, La corsara. Ritratto di Natalia Ginzburg, Neri Pozza; Andrea Pomella, Anni luce, ADD Editore; Yari Selvetella, Le stanze dell’addio, Bompiani/Giunti.
Con il suo “Dal tuo terrazzo si vede casa mia”, Malaj invita ad essere più attenti ai nostri dirimpettai, ai nostri vicini, che spesso li consideriamo lontani e sconosciuti, ma che in realtà, nel caso preciso, tra le nostre due sponde italo-albanesi dista poco.
Pensare che un tempo erano gli albanesi a guardare di nascosto la TV italiana e sognare l’Italia attraverso le immagini che le pubblicità televisive italiane presentavano. Da lì, all’esodo biblico albanese ed alle esperienze concrete degli albanesi in Italia con la prova tra le più importanti della loro vita, l’ emigrazione.
Malaj nella sua raccolta di racconti si focalizza anche sull’inadeguatezza dei ragazzi in un ambiente nuovo, in una scuola nuova, facendo affidamento alla propria esperienza in una scuola straniera, in un paese straniero.
Leggi anche
I libri della dozina su Amazon
[amazon box=”8899767157,8806237411,8831728997,8804687355,8896176514,8823518350,B0778PWNYW,8817092150,8854514993,8854511188,8867831763,8845295559″]