Livorno.
Saimir perde il lavoro, ma non resta un attimo fermo e senza impegnarsi, almeno nell’ambito volontario, finché non trova una nuova occupazione.
In questo modo Saimir, intraprende una bellissima iniziativa sociale ed ecologica e si reinventa spazzino-volontario del mare.
Ogni giorno ripulisce i fondali del moletto di San Jacopo da ogni genere di sporcizia.
Lavorando da solo, in poche settimane, ha tirato fuori dall’acqua più di un camion di spazzatura: una trentina di copertoni di auto, pezzi di un gommone affondato, pezzi di resina, bicchieri e contenitori di plastica, ferro, corde, reti, bottiglie di vetro. Rifiuti recenti e altri finiti in fondo al mare in tempi non definiti, come una maschera da sub rotta che ormai sembra un pezzo di antiquariato.
“Stiamo cercando di trovare delle strade per non lasciare che esperienze come quella di Dashi non restino isolate ma entrino in un sistema». – riferisce l’assessora del Comune di Livorno, Cepparello.
Il Comune e la gente del posto hanno apprezzato notevolmente il bel gesto solidale di Saimir, che ha suscitato grande ammirazione nella comunità.
L’Oscar Livornese arriva quindi a Saimir Dashi, per il suo costante impegno nella salvaguardia dell’ambiente, da anni impegnato nel ripulire i fondali della costa Livornese e inventore della macchina aspiramozziconi.
Intervista a Saimir Dashi
Ciao Saimir,
Abbiamo appreso della tua iniziativa solidale ed ecologica, dai giornali locali e in primis, ci congratuliamo con te, ti ringraziamo per il bene che hai apportato alla comunità ed all’ambiente con il tuo impegno.
-Ci racconti brevemente, come e quando è nata in te l’idea per intraprendere questa singolare iniziativa?
➡️ L’idea di prendermi cura dell’ambiente è nata per caso.
Nella città di Livorno dove abito andavo a nuotare, vicino casa, e sopra degli scogli vedevo tante gomme vecchie buttate che stavano lì da tempo.
Ho cominciato a toglierle via.
Poi da lì facevo immersioni e toglievo plastica anche dal fondale del mare.
In quel periodo ero rimasto senza lavoro e avevo tanto tempo libero.
-Da quale città dell’Albania vieni? Vivevi anche in terra natia in un luogo marittimo, o no?
➡️Sono di Shijak e da ragazzini andavamo sempre al mare a Durazzo.
– Per quanto tempo hai continuato questo gesto solidale e c’è stato qualcuno che ti ha supportato nel tuo lavoro verso il fondale marino per le pulizie?
➡️È dal 2019 che faccio volontariato con una associazione di Livorno che si chiama “Acchiapparifiuti” e delle volte d’estate lo svolgo per conto mio.
Ci prendiamo cura non solo di pulire il mare, ma anche per i boschi ed altre aree della città.
– Cosa si prova quando compi una tale azione nobile e generosa?
➡️ In primis lo faccio perché è il momento giusto che tutti, e dico veramente tutti, ci dobbiamo prendere cura della nostra Terra, e per me è una soddisfazione incontrare le persone per strada che ti ringraziano con il cuore per questo gesto.
– Attualmente hai trovato un impiego?
➡️ Attualmente sto lavorando e con il poco tempo che ho cerco di essere presente nell’associazione.
– Come è nata in te l’idea di inventare lo strumento aspiramozziconi?
➡️ Io come tanti fumatori abbiamo il vizio di buttare i mozziconi un po’ dove capita e non va bene, perché inquinano l’ambiente con le sostanze nocive che hanno e finiscono in mare e ci mettono circa 12 anni a decomporsi.
Ho cercato di fare un apparecchio semplice, pratico e a portata di tutti!
– Che messaggio avresti per i cittadini, i giovani ed il rapporto corretto con la natura?
➡️ Tutti ci dobbiamo prendere cura del nostro pianeta perché è il futuro dei nostri figli!
Dobbiamo educarli a non buttare la spazzatura per terra, perché nel nostro piccolo possiamo fare tanto per la natura e gli animali!