Le rovine di un antico insediamento illirico sono state scoperte nella città albanese di Divjaka. Gli archeologi albanesi e tedeschi hanno lavorato per diversi mesi nei resti di quelli che si ritengono siano case residenziali, mura perimetrali e strade.
Lo scopo del progetto è creare una mappa dell’Albania:
“Quello che stiamo cercando di capire è che abitava qui tra Apollonia e Dyrrah (Durres) e chi ha costruito questo insediamento. Babunja a Divjaka è stata selezionata tra molti altri e per la prima volta stiamo facendo ricerche scientifiche qui.
L’organizzazione urbana di questo paesaggio collinare è perfetta. La strada principale e le 15 più piccole sono collegate tra loro con la giusta angolazione.” – ha dichiarato Manuel Fidler, archeologo dell’università di Berlino.
Gli scavi a Divjaka vengono effettuati nella parte collinosa dell’area. Gli scavi nell’insediamento di Arnisa continueranno nei messi successivi.
Dalle scoperte finora fatte si sospetta che l’area di Babunja sia stata costruita nella seconda metà del VI secolo A.C. e e che sia stata definitivamente abbandonata all’incirca nel III secolo A.C. Per gli archeologi, l’intera area urbana occupava circa 5 ettari.
Gli studi iniziati cinque anni fa sulla collina di Babunja, hanno subito dimostrato l’importanza degli scavi in questa zona. Infatti, i ricercatori hanno anche richiesto che l’attenzione venga ampliata nell’intera area circostante, incluse chiese e abitazioni antiche.
Le ricerche per la scoperta di Arnisa in Albania sono state effettuate anche in passato, rispettivamente nel 1956 e nel 1978. Soltanto in seguito, nel 1988, invece, furono organizzati i primi scavi dal centro di ricerca archeologico di Tirana. Tutte le scoperte non sono mai state pubblicate.
Arnisa è una delle città dell’antichità albanesi. Per la prima volta è stata descritta nelle mappe di Tolomeo, il quale inseriva la città a sud di Durazzo. Molti storici, inoltre, sostengono che da questa area derivi una delle comunità arbereshe – gli Aranitasi – che nel corso degli anni si è poi stanziata non solo nei Balcani, ma in tutto il Mediterraneo.