“La prima proiezione pubblica del mio ultimo film “Ostinato” con e in presenza del violinista e traduttore Tedi Papavrami è prevista domenica 27 maggio alle ore 10:30 al cinema Bio a Carouge.” – annuncia la regista Raphaëlle Régnier.
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Una seconda proiezione del documentario “Ostinato” verrà effettuata a Parigi, giovedì 14 giugno, alle ore 20:00, presso le Cinéma du Lucernaire, 53 Rue Notre – Dame – des Champs, nel 6ème arrondissement, in presenza di Tedi Papavrami e della regista Raphaëlle Réigner.
Il documentario è tradotto anche in italiano.
Dopo l’uscita del libro autobiografico “Fuga per violino solo” del violinista talentuoso albanese Tedi Papavrami, questa volta, in Svizzera, paese in cui l’artista vive, con la partecipazione straordinaria di Ismail Kadare – di cui Tedi è traduttore ufficiale per la lingua francese – termina la produzione e arriva la proiezione pubblica di un film documentario sulla vita del violinista e traduttore albanese.
L’intervento di Kadare nel documentario, da quanto si deduce dallo spezzone dell’annuncio del film è svolto in lingua albanese, con sottotitoli in francese. In lingua albanese e francese procedono invece i racconti del protagonista Tedi Papavrami.
Quella di Tedi è una storia autobiografica molto rilevante per l’Albania che a inizio anni ’90 cominciava il tortuoso cammino della transizione e il paese giungeva agonizzante dalla dittatura comunista di circa mezzo secolo.
Si tratta di un cambio di sistemi politici albanesi, di cui regole ferree dittatoriali, imposte fino all’inizio degli anni ’90, Tedi e la sua famiglia le avevano da poco infrante con la loro fuga dall’Albania nel 1986 e l’ottenimento dell’asilo politico in Francia.
In quel periodo Tedi aveva ottenuto una borsa di studio in Francia, dopo che un celebre artista francese aveva notato il suo talento da bambino prodigio per la musica al suo arrivo in Albania, assistendo in esibizioni artistiche di Tedi, ai tempi lui, un ragazzino.
Ma, dato che l’Albania per un talento del suo calibro sarebbe comunque risultata una gabbia e avrebbe limitato il suo percorso da artista, a quel punto i suoi genitori tra cui, il padre Robert Papavrami, uno dei violinisti e professori di musica più conosciuti in Albania – professore privato di musica della famiglia del dittatore Enver Hoxha per i suoi nipoti tra l’altro – prendono la decisione delicata e clamorosa di rimanere tutti e tre in Francia, chiedendo ergo, asilo politico.
Fecero questa scelta naturalmente per il bene del loro figlio e per assicurare lui un futuro brillante nel mondo della musica e del violino – così come in realtà questo si è effettivamente avverato, Tedi lì ha ottenuto un grande successo come artista – ma questa scelta condizionò gravemente le loro vite, in quanto tutti i loro familiari più stretti rimasti in Albania furono perseguitati dal regime, subendo gravi ingiustizie, privazioni e sofferenze.
Ricordiamo che il dittatore albanese E.Hoxha era morto nel 1985 e la fuga della famiglia di Tedi avveniva solo pochi mesi dopo. Per cui il paese, nonostante giunto da una dittatura ormai agonizzante, era ancora sotto la guida feroce di colui che ha preso il posto del leader Hoxha, il suo fedele successore Ramiz Alia.
Questo duro colpo di ribellione, quale la richiesta di asilo politico all’estero da parte di cittadini albanesi, una tra le più gravi infrazioni della legge del paese, non poteva di certo passare inosservato e non potevano mancare di conseguenza, le misure di condanna da parte del governo albanese, che nel loro caso si sono riversate sui familiari dei Papavrami rimasti in Albania.
Interpretazione linguistica dei titoli delle opere con protagonista T. Papavrami
“Fuga” e “Ostinato”: due termini musicali in lingua italiana, adottati dal panorama musicale mondiale, ma scelti con accuratezza dal doppio significato per i titoli delle opere originali in francese di Tedi Papavrami.
“Fuga per violino solo” e “Ostinato” sono le ultime due recenti opere di e per il violinista Tedi Papavrami.
Una cosa peculiare che si denota e che accomuna tutti e due i titoli delle opere, è questa:
L’autore Papavrami nel titolo del libro autobiografico “Fuga per violino solo” usa il termine “Fuga”, che ha un doppio significato: sia “fuga in senso musicale”, ergo, come termine meramente musicale, che “fuga”, collegata in senso letterale alla fuga oppure evasione della sua famiglia dall’Albania, seguendo l’asilo politico in Francia.
Nel film documentario altrettanto, viene usato il termine “Ostinato”nel suo titolo, sia in senso musicale, vista la professione di Tedi Papavrami da violinista, che in senso letterale di: “Persona, che persiste con caparbia tenacia in un atteggiamento, in un proposito, nelle sue idee o opinioni, spesso nonostante l’evidenza contraria, sia come caratteristica abituale sia come atteggiamento legato a casi e situazioni particolari”- Fonte Treccani.

E anche qui subentra il suo approccio alle difficoltà con cui ha dovuto fare i conti nella vita fin dalla giovane età, riuscendo a realizzare i suoi sogni non solo grazie al suo talento, ma anche grazie alla forza di volontà e determinazione.