Dopo la calorosa accoglienza dell’ultimo Festival Cinematografico di Venezia e la selezione come uno dei dieci film documentario che si contendono il premio Davide di Donatello, “La macchina delle Immagini di Alfredo C.” del regista albanese, romano di adozione, Roland Sejko, a partire dal 7 marzo farà la sua apparizione sul grande schermo.
La première del film verrà proiettata dal 7 marzo al cinema Nuovo Sacher, Roma, alle ore 21:00, per susseguire con la proiezione nei cinema di Milano, Torino, Firenze, Bologna, Bergamo, ecc.
- 07/03 𝐑𝐎𝐌𝐀 | Nuovo Sacher | h. 21:00
- 08/03 𝐏𝐈𝐒𝐀 | Cinema Arsenale | h. 20:30
- 09/03 𝐅𝐈𝐑𝐄𝐍𝐙𝐄 | La Compagnia | h. 19:00 | Rep. 10-12/03
- 10/03 𝐌𝐈𝐋𝐀𝐍𝐎 | Cineteca Milano Meet | h. 19:00 | Rep. 11-12/03
- 11/03 𝐁𝐄𝐑𝐆𝐀𝐌𝐎 | Cinema Conca Verde | h. 21:00
- 12/03 𝐁𝐑𝐄𝐒𝐂𝐈𝐀 | NUOVO EDEN | h. 18:00
- 15/03 𝐓𝐎𝐑𝐈𝐍𝐎 | Cinema Massimo | h. 20:30 | Repliche 16/03
- 21/03 𝐏𝐎𝐑𝐃𝐄𝐍𝐎𝐍𝐄 | CINEMAZERO | Repliche 22-23/03
- 21/03 𝐆𝐄𝐍𝐎𝐕𝐀 | Cinema Sivori | h. 21:00
- 22/03 𝐌𝐀𝐍𝐓𝐎𝐕𝐀 | mignon cinema d’essai | h. 21:00
- 24/03 𝐏𝐀𝐃𝐎𝐕𝐀 | Cinema Lux | h. 20:30
- 25/03 𝐁𝐎𝐋𝐎𝐆𝐍𝐀 | Cinema Lumière | h. 20:00
- 01/04 𝐍𝐀𝐏𝐎𝐋𝐈 | Astra | h. 20:30
- 04/04 𝐅𝐄𝐑𝐌𝐎 | Sala degli Artisti | h. 21:30 | Repliche 05/04
- 05/04 𝐒𝐄𝐍𝐈𝐆𝐀𝐋𝐋𝐈𝐀 | Cinema Gabbiano | h. 21:15
Il film “La macchina delle Immagini di Alfredo C.” tratta le vicende di un operatore fotocinematografico italiano, che giunge in Albania durante l’occupazione fascista del paese e che vi rimane intrappolato insieme ad altri 27.000 italiani dopo la guerra, con l’ascesa al potere del regime comunista di Enver Hoxha e la chiusura totale dei confini dell’Albania.
In questo modo, come per uno scherzo del destino, Alfredo C., dopo aver prestato servizio per ben 20 anni alla propaganda del regime fascista italiano, si ritrova a convertire la sua professione a servizio della propaganda del regime comunista albanese.
Attraverso la piega che prende la vita di Alfredo C. , contesa tra due regimi, tra due paesi, nel film si cerca di immaginare e rappresentare in modo trasversale il microcosmo delle sorti di vita di migliaia di altri italiani che per i suddetti motivi, subirono un cambio drastico nel loro vissuto nel periodo a cavallo tra la fine della Seconda Guerra Mondiale e l’inizio da parte dei paesi coinvolti, della ricostruzione dopo gli enormi danni causati dalla guerra, cosa che forse loro nemmeno avrebbero immaginato…
Ai cinefili, la giusta dose di suspense nella percezione di tutto il resto del susseguirsi delle vicende del film.