Dopo l’istituzione del museo dedicato ad Ismail Kadare nella sua casa a Tirana e la promessa di un museo dedicato a Dritëro Agolli, sembra che altre personalità dell’arte e della cultura albanese avranno un loro museo.
Il tutto è stato confermato dalla ministra della cultura, Elva Margariti, la quale durante durante una visita nell’atelier dei pittori Buza ha reso noto il progetto espresso in un incontro con il noto pittore Kujtim Buza, figlio di Abdurrahim Buza, uno dei più importanti artisti albanesi del 20esimo secolo e tra i primi fondatori della prima scuola di disegno a Tirana nel 1933.
“Eravamo oggi nell’atelier dei Buza: Abdurrahim, Kujtim e Sokol. Il patrimonio artistico di tre generazioni della famiglia Buza deve essere inventariato per passare in seguito alla “musealizzazione” dello studio artistico e alla sua apertura al pubblico.
Tre generazioni di artisti che conservano fanaticamente una straordinaria collezione di dipinti ma anche migliaia di disegni. Tirana ha bisogno di tali punti di riferimento.” – ha dichiarato la ministra Margariti visitando le opere e le collezioni di Abdurrahim Buza.
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Un museo per gli artisti Buza
Abdurrahim Buza si trasferì a Tirana da Gjakova per lavoro. Iniziò a dipingere nell’atelier di un noto pittore italiano dell’epoca, Galileo Chini.
E’ stato uno dei fondatori della prima scuola di disegno a Tirana nel 1933. Ha lavorato nella scuola “Harry Fultz”, nel ginnasio “Qemal Stafa” e nel liceo artistico “Jordan Misja”. Studiosi e critici d’arte hanno elogiato Abdurrahim Buza per il suo lavoro che preserva il fanatismo e la severità della composizione accademica e del trattamento artistico.
Raccontano di un pittore che lavorava sodo, che chiedeva molto a sé stesso e che produceva tanto. Non a caso, la sua linea di disegno in quel periodo è molto attenta e precisa. I motivi ispirati al suo paese conquisteranno un ruolo principale nelle opere di Buza, del quale oggi si conservano opere dal valore unico nella storia dell’arte albanese.
Delle sue opere principali si ricordano, in particolar modo, “Refugjatët”, “Malësori”, “Vajza gjakovare”, “Dasma gjakovare”, “Lojërat popullore”, “Azem Galica dhe luftëtarët”. Per i critici d’arte, questi dipinti non sono soltanto figure ma anime figurate nelle quali si riversavano la memoria e la carica emotiva dell’artista.
Abdurrahim Buza è considerato dagli studiosi come uno dei primi pittori dall’individualità moderna, diversa e incomparabile per qualsiasi artista albanese dell’epoca. Con le sue opere ha trasceso alcune delle concezioni del metodo dettate dall’abilità artistica.
Nel 1960 è stato insignito del titolo “Piktor i Merituar” mentre nel 1978 ha vinto il premio “Pittore del Popolo” per decisione dell’Assemblea Popolare della Repubblica Popolare d’Albania. Gli archivi delle sue opere sono conservati nella Galleria Nazionale D’Arte di Tirana e nell’atelier di famiglia a Tirana.