“Non c’è speranza nel ’91 in Albania, che è la malattia più brutta che uno stato possa cadere. Finché c’è una possibilità, anche la minima, ogni uomo è portato per sua natura combattere per quella possibilità. Ma quando ti guardi attorno e vedi che i tuoi amici sono morti in prigione, vedi che lo stato ruba tutto quello che spetta al cittadino, allora ti rendi conto che non ne vale la pena di lottare per una causa, perché non c’è nessuna causa. E tutto quello che ti rimane da fare… è scappare.”
Sono le parole tratte dal monologo di “Albania casa mia”, uno spettacolo teatrale scritto e interpretato da Aleksandros Memetaj, il ragazzo albanese che si esprime in un racconto autobiografico. Dopo tanti spettacoli in diverse regioni italiane, sarà il Teatro Puccini di Firenze che ospiterà Memetaj venerdì 8 settembre alle ore 21:00.
In quasi 60 minuti il pubblico fiorentino avrà la possibilità di ascoltare la storia di vita di Aleksandros, un ritorno al passato, tra viaggio, paure, umiliazioni, razzismo e difficoltà di ricominciare.

Padre e figlio sono i protagonisti di questa storia, un figlio che crescerà in Veneto, lontano dalla sua terra natia e che non riuscirà ad avere un pieno senso di appartenenza perché sentirà sempre quella sensazione di essere «diviso» tra due idee, tra due città e tra due mondi completamente diversi tra loro.
E’ anche la storia di un padre, che corre tanti rischi e fa tanti sacrifici solo per togliere suo figlio dalla miseria di uno stato che ha smesso di esistere.
Gli spettacoli svolti durante quest’anno in diverse città italiane hanno suscitato molto interesse e curiosità e la stampa italiana ha dedicato tanti articoli, in centro dei quali non era solo la trama della storia, ma anche l’interpretazione molto realistica che Memetaj trasmette durante un ora di monologo. Che riesce a provocare anche delle risate con l’introduzione di alcune battute, per far spezzare quel filo di tensione e di drammaticità che contiene la sua storia.
In una regia di Giampiero Rappa, Memetaj attraverso una mimica e plastica teatrale riesce a coinvolgere il pubblico che si trova davanti una scenografia minimalista, le luci che puntano un ragazzo scalzo che si trova in centro ad una sagoma dove si raffigura l’Albania.
Compagnia Argot Produzioni presenta:
Albania casa mia
Scritto e interpretato da Aleksandros Memetaj
Regia di Giampiero Rappa
Aiuto regia Alberto Basaluzzo
Foto e grafica Manuela Giusto
Teatro Puccini di Firenze – ore 21:00