Per comprendere il panorama complesso delle appartenenze religiose degli albanesi nei Balcani bisognerebbe risalire all’origine delle questioni religiose e politiche che lo hanno generato.
Per gli storici, la conversione in massa degli albanesi dal Cristianesimo all’Islam è avvenuta tra il XV e il XVII secolo, periodo in cui, in modo graduale e, talvolta, repressivo, l’occupazione ottomana ha contribuito alla loro conversione.
Nel suo libro “Nazione e Religione in Albania, 1920 – 1944”, lo storico italiano, Roberto Morozzo della Rocca, afferma che le grandi e nobili famiglie albanesi si convertirono al cattolicesimo ancor prima dell’occupazione ottomana per resistere alla pressione assimilatrice da parte dei greci e dei slavi ortodossi, società presso le quali non c’era una distinzione tra religione e nazione.
È proprio questo motivo la chiave di interpretazione delle diverse conversioni degli albanesi nella storia. Inoltre ci potrebbe essere stata in una certa misura un’inclinazione naturale verso la nuova filosofia religiosa dell’Islam.
Dal punto di vista della storia politica, secondo gli storici, gli antenati degli albanesi, gli illirici, prima dell’Era Cristiana erano pagani, ma con l’occupazione dei territori illirici dall’Impero romano e con la scelta del Cristianesimo come religione ufficiale di questo Impero da parte dell’Imperatore Teodosio I, anche gli illirici si sono convertiti in cristiani come il resto dei sudditi romani.
Dalla divisione dell’Impero romano nel 395 d.c. in due parti si formarono l’Impero Romano d’Occidente (con centro a Roma) e l’Impero Romano d’Oriente (con centro a Costantinopoli), e i territori illirici, una sorta di terra di confine, hanno subito una forte influenza da entrambi. Va menzionato che se da una parte questi territori entrarono a far parte dell’Impero Romano d’Oriente, dall’altra continuarono ad essere sotto la giurisdizione ecclesiastica del Papato romano.
E proprio la non corrispondenza tra giurisdizione politica e quella religiosa, ha segnato il destino storico degli albanesi. La nazione albanese ha dovuto vivere in mezzo ai due imperi, come nei tempi moderni (tra i blocchi dell’est e dell’ovest), sempre in forti contraddizioni tra loro, facendo si che i territori illirici, ora albanesi, diventassero per sempre un campo per le battaglie multidimensionali, cioè militari, economiche e culturali. Oppure nel senso metaforico un ponte sui cui tutti vogliono passare, ma nessuno vive e costruisce qualcosa…
Se avete la possibilità di passare in questi territori potrete notare che manca una parte della storia moderna europea poiché le guerre portano sempre distruzione e non permettono di ricostruire….
Versione adattata da Alban Trungu & Eduart Rustemi con il permesso dell’autore
[author title=”Artur Nura” image=”https://www.albanianews.al/wp-content/uploads/2013/11/fotonestudio1-180×180.jpg”]Kryeredaktor i NTV, Botues i Revistes telematike “Perqasje…” Korrespondent i Radio Radicale![/author]