La cultura e’ la culla su cui nasce e cresce il patrimonio di un popolo; la storia poi ne e’ testimone di tutto il percorso realizzato.
I protagonisti a volte anonimi e a volte no, sono quelli che mantengono in alto lo stendardo e che poi di generazione in generazione passa alle altre mani, per consegnare definitivamente i predecessori agli altari della nazione.
La letteratura ne e’ una parte di essa e che oltre a parlare dell’anima e il respiro di un popolo, ci permette di costruire ponti importanti dell’incontro dei mondi e dei popoli. La regina della letteratura, la parola piu’ bella espresso dai poeti, vale a dire la poesia e’ sempre in prima linea per poter avvicinare culture, storie, popoli, paesi. Il nostro paese uscito 30 anni fa da un sistema di nome socialista, sta cercando di integrarsi in Europa non solo nell’ambito politico che e’ questione di anni, ma in un contesto ancora più significativo, quello culturale.
Una delle manifestazioni che mette in contatto con questo mondo sono i festival della poesia: tra i conosciuti anche in Europa c’è quello di Korça.
Il Festival di Korça
Si è svolta la 24esima edizione di uno dei festival più importanti di poesia in Albania, “Le serate korçare della Poesia”, l’1 e il 2 giugno 2019, nella città di Korça, a sudest dell’Albania.
La città, chiamata la piccola Parigi, e’ situate ai pie’ della catena montuosa di Morava e ha una popolazione di 70 mila abitanti circa. La città vanta ancora il nome di città della cultura- Una delle feste piùù importanti e’ quella della Birra, la prima birra in assoluto, che si svolge ogni anno in agosto.
Il festival è una kermesse che patrocinata dal comune di Korça, e organizzato dalla biblioteca civica in collaborazione con il Centro dell’Arte e della Cultura e il Club degli Scrittori “Il Nuovo Mondo” del paese e L’Universum Albania.
Jorida Dhembi Tollkuci, la responsabile della biblioteca civica sottolinea il fatto che “il nostro intento e’ invitare poeti rinomati che diano lustro al nostro festival. In tre anni abbiamo portato fra le penne più importanti non solo dei Balcani, ma di tutta Europa”.
Il festival fondato 24 anni fa da un gruppo di poeti e scrittori di Korça nel corso del tempo ha visto come ospiti partecipanti molti nomi famosi albanesi che vivono nel Paese delle Aquile ma anche all’estero.
Nelle ultime 10 edizioni stanno partecipando molti poeti dai Balcani, dall’Europa, America, Medio Oriente ecc. Fra i poeti piu’ stimati internazionali possiamo menzionare il poeta greco Dinos Kubatis, l’italiano Giuseppe Napolitano, il kosovaro Agim Vinca, Anton Berisha, gli americani George Walles, Craig Czury, Kimberly Krafton, la turca Sema Guler e molti poeti albanesi.
Nella prima serata i poeti hanno partecipato a un reading delle loro poesie di benvenuto recitate dagli attori del teatro di Korça e di Tirana in lingua albanese. Poi hanno avuto il modo di contemplare la cittadina fra o suoi splendori, fra cui il nuovo teatro ristrutturato, i santuari delle religioni, il vecchio bazar, nei cui locali si suona la musica tradizionale (le celebri “serenate) ecc.
Il secondo giorno era dedicato ai musei che brulicano in città e che sono un fiore all’occhiello, fra i piu’ importanti di tutta l’Albania. Ogni anno, come tradizione, si pianta un albero che porta il nome del vincitore del festival, o di un personaggio di spicco della cultura albanese. Questo anno l’onore e’ toccato alla poetessa Flutura Acka.
Poi la serata dei premi, svoltasi nel nuovo edificio della biblioteca della citta’, a cui i poeti hanno partecipato recitando le loro poesie nelle loro lingue rispettive, una mappa molto interessante linguistica. La giuria composta da poeti, attori, registi ha poi proclamato i vincitori del festival, conferendo al poeta americano George Walles il premio la “Corona d’oro”, alla poetessa turca il premio intitolato al piu’ grande poeta albanese “Dritëro Agolli”, ed alla poetessa kosovara Naime Beqiraj la “Migliore poesia”.
Arjan Kallco