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L’incontro Scrittura Migrante tra Giornalismo e Letteratura: Il codice sorgente della letteratura, ha avuto luogo come previsto presso la Cascina Marchese di Torino.
L’incontro ha visto la presenza della critica letteraria Daniele Finocchi e gli scrittori albanesiLoereta Ndoci, Karmela Guza e Darien Levani. Il tema del dibattito era concentrato sulla nuova scrittura migrante albanese, che ogni anno di più sta assumendo anche rilevanza nazionale.
Cecilia Cognini, Responsabile Servizio Pubblico Attività Culturali, Qualità e Sviluppo delle BibliotecheCiviche ha portato i saluti dell’ Ente, raccontando come queste da diversi anni puntano e promuovono la scrittura migrante e i suoi protagonisti. Blenti Shehaj, presidente dell’Associazione Art@mia ha salutato i presenti, ringraziando gli enti che hanno promosso l’evento. Daniela Finocchi che ha moderato l’incontro, ha iniziato illustrando la presenzaeivari riconoscimentiattribuiti alle scrittrici albanesi che hanno vinto il premio Lingua Madre, premio organizzato dal Salone del Libro di Torino, dedicate alle scrittrici straniere che abitano in Italia. Infatti l’incontro ha visto la presenza di Kamela Guza eLeoreta Ndoci, vincitrici dell’ edizione 2010 di Lingua Madre. L’incontro poi si è concentrato sugli impulsi che spingono gli stranieri ad usare la lingua italiana per esprimersi. Un uso che,secondo Ndoci è naturale ed inevitabile, mentre secondo Levani serve anche a costituire un riscatto sociale da parte dei migranti.Interessante ed utile anche la parte che ha visto un dibattito sull’eventuale traduzione di queste opere in lingua albanese. Fenomeno augurabile, anche se molti sono stati i dubbisul fattodi come e sequesta letteratura possa essere letta e compresa in Albania. “Non è tanto per i valori letterari in sé ma per il fatto che spesso queste storie possono essere comprese soltanto da un pubblico che si è confrontato con questa esperienza.” ha sottolineato Karmela Guzi. La stessa Ndoci ha posto l’accento sulla difficoltà di far intendere queste storie in Albania, anche se esistono delle eccezioni. Ha citato il suo testo,” Burrnesha”, una storia ambientata nel Nord Albania che affronta il tema del Kanun e della discriminazione femminile del nostro paese, una storia quindi ambientata in Albania e per questo facilmente identificabile. “Eppure sono delle storie che andrebbero tradotte. Il 90 % delle notizie che gli albanesi leggono sull’Italia concernono gli arresti per spaccio di droga oppure le notizie di gossip su Kledi Kadiu.” ha detto Levani. L’incontro è proseguito con la recitazione dialcune poesie e racconti a cura di Artin Picari, Evelina Skara e Imelda Aliumembri di Art-In TeatroTorino, i qualihanno portato in scena i lavori di Ndoci. Un bel momento di poesia con il quale si è anche concluso l’incontro di Torino, con la promessa di riparlare di Albania, libri, cultura e tutte quelle altre cose che ci piacciono tanto.