C’è un paese non così lontano dalla penisola italiana, un paese minuscolo ma dotato storicamente di un grande cuore, un paese che è stato attaccato, assaltato, aggredito nei secoli ma che mai si è dato per vinto, un piccolo pezzo di terra che ha sempre cercato di aiutare gli altri avvolgendoli nella propria tulle, un pezzo di stoffa leggero ma pregiato come dovrebbe essere AIUTARE IL PROSSIMO, che sia questo il nemico o l’amico, ma comunque un’azione che non va negata a nessuno.
Tessuto creato da fili che si intrecciano in modo molto aperto, creando una rete trasparente ma molto stabile, come i legami umani, dove ognuno ha il proprio spazio senza invadere l’altro ma rispettandolo e aiutandolo per rimanere forti e indissolubili.
Quel piccolo sputo di terra non ha aiutato solo gli amici ma anche i vari nemici, anche dopo essere stato calpestato da vari usurpatori non ha mai negato la propria mano come appoggio per chi ne aveva bisogno. Un paese che porta dentro di sé tante ferite, piaghe che tutt’ora sanguinano, ma che impara sempre a rialzarsi.
Una terra benedetta e maledetta nello stesso tempo, ma tanto amata dal proprio popolo. Tanti furono gli scrittori di fama nazionale e internazionale che tramite prose e poesie hanno ricamato con la parola l’amore infinito provato verso questa terra così poco conosciuta in mezzo ai Balcani.
Terra che tanto mi ha insegnato, una grande maestra di vita, con la sua storia, profumi e cultura. Quel paese dove le aquile fanno da corona e il suono che emanano sono una musica che pochi riescono a capire e percepire. Un paese diviso in mille pezzi tra i Balcani, ma anche se divisi e lontani si amano sotto una bandiera.
Mai questo piccolo paese dimentica l’aiuto dato e anche se il suo potere non è così forte come quello di altri stati, prova a fare il meglio che può, donando un po’ di se agli altri. “La casa è di Dio e dell’ospite” dicevano gli antichi di questo paese, mai frase fu più vera.
Perché “pietra su pietra si alza un muro, muro su muro si innalza il castello” dice un proverbio di questa terra antica con tanta storia da raccontare. Anche se soffre a causa della stessa malattia, tra le mille difficoltà di ogni tipo, tra cui la povertà, non ha negato l’aiuto fraterno alla bella ITALIA, inviando in questo caso una troupe di trenta persone tra medici e infermieri.
Questa terra sconosciuta a tanti fino a pochi anni fa si chiama Albania, terra da cui provengo e di cui sono orgogliosa di portare il sangue nelle vene e di essere una dei suoi tanti figli.
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