I ministri delle telecomunicazioni dei Balcani Occidentali hanno raggiunto oggi a Belgrado l’accordo riguardante la rimozione graduale di tutte le tariffe riguardante il roaming nella ragione.
Albania, Bosnia, Kosovo, Macedonia, Macedonia del Nord, Montenegro e Serbia ammortizzeranno per la prima volta le tariffe di telefonate, messaggi e gigabyte.
L’accordo sul roaming
L’accordo – come riferito dal ministro kosovaro per lo sviluppo economico, Valdrin Lluka, a BIRN – entrerà in vigore dal prossimo primo luglio con tariffe ridotte. Dal primo luglio 2021, invece, tutte le tariffe riguardanti il roaming verranno rimosse nell’ambito del programma ‘Roaming Like At Home’.
Dal prossimo primo luglio le chiamate avranno un costo di 19 centesimi al minuto, i messaggi avranno un costo di 6 centesimi ognuno mentre un megabyte di internet avrà un costo di 2.5 centesimi. Tariffe di gran lunga ridotte rispetto a quelli attuali, che sfiorano ad esempio i 2.5 euro al minuto per le chiamate.
Gli sforzi precedenti per raggiungere un accordo sulle tariffe di roaming avevano riguardato solo alcuni paesi, non l’intera regione, e si complicarono a causa dei rapporti tra Serbia e Kosovo. Tuttavia, Serbia, Macedonia, Bosnia e Montenegro raggiunsero un accordo nel 2014, riducendo di quasi l’80% le loro tariffe di roaming.
“Noi abbiamo un accordo per quattro paesi, ma se vogliamo includere l’intera regione dei Balcani Occidentali bisognerà includere anche Kosovo e Albania. Ovviamente qui c’è una connotazione politica riguardo allo status del Kosovo.” – dichiarava il ministro delle telecomunicazioni della Serbia, Rasim Ljajic, nel novembre del 2018.
In questo senso, già da maggio dello scorso anno, l’Unione Europea aveva stanziato 30 milioni di euro durante il summit di Sofia come parte dell’agenda digitale riguardante i Balcani Occidentali, per spingere l’economia della regione verso la digitalizzazione.
Il vertice di Sofia tra l’UE e i Balcani Occidentali, inoltre, ha promesso progressi concreti nel rafforzare la cooperazione nella regione, progressi che includono anche la riduzione delle tariffe di roaming tra i paesi dell’Unione Europea e quelli dei Balcani Occidentali.