Ginestra 15 gennaio 2012. Il popolo arbëresh del Vulture si unisce nel ricordo dei 544 anni della morte di Giorgio Castriota Skanderbeg, l’eroe albanese che si oppose all’invasione turca per difendere la propria religione e la propria cultura. Presente un erede della dinastia Skanderbeg del ramo di Napoli.Il Comitato 544° Giorgio Castriota Skanderbeg, presieduto dal prof. Donato Mazzeo, originario di Barile, con la collaborazione della pro-loco “Zhurian” e la parrocchia San Nicola di Ginestra, ha ricordato l’anniversario della morte dell’eroe albanese che si oppose per oltre 20 anni all’invasione turca per difendere la propria religione, cultura e patria fino ad essere definito dal Papa di allora, “Atleta di Cristo”. Da cornice, la chiesa di San Nicola con il suo splendido Mosaico Bizantino del Cristo Pantocratore, opera dell’iconografo-mosaicista, Josif Dobroniku. Dopo la santa messa celebrata dal Vescovo della Diocesi di Melfi-Rapolla-Venosa,padre Gianfranco Todisco (insieme al parroco di Ginestra, don Severino D’Amico) nella quale ha sottolineato: “da parte dei paesi arbëreshe della Basilicata è forte il desiderio ravvivare le proprie origini”, il prof. Mazzeo ha tracciato un breve profilo storico di Skanderbeg ed ha precisato: – Sono in possesso di un documento storico “Mandato del signor Skanderbeg nell’impresa contro il turco” dal quale si evince che Papa Pio II annovera Giorgio Castriota Skanderbeg nel novero dei cristiani per il tanto e meritorio bene profuso per la tutela della nostra religione cristiana. La conclusione in questo documento storico del 29 ottobre del 1463 sono affidate al pubblico notaio, munito di autorità imperiale,Giovanni Borico De Grillis: “ho preso atto delle menzionate disposizioni e su espicita richesta le ho rese note, annotate e tramite altra persona, essendo nel frattempo impegnato in alte pratiche, le ho fatte redigere per iscritto; quindi l’ho sottoscritta e per mezzo dei miei consueti sigillo e nome, oltre che con l’appensione del siglillo del menzionato signor Skanderbeg l’ho autenticato a fede e testimonianza di quanto contenuto”. A portare i saluti, il Sindaco dott. Giuseppe Pepice: “questi eventi servono a recuperare e valorizzare la cultura dei nostri paesi con la speranza che la Regione Basilicata tuteli di più l’arbereshe, altrimenti si perderà”. L’assessore Rosa Mastrosimone della Regione Basilicata ha aggiunto: “ la lingua arbereshe non va perduta. Servono sinergie congiunte tra questi centri, quale grande segno di civiltà e saggezza. Il ricordo di Skanderbeg è ancora vivo. Con la compartecipazione si può creare anche sviluppo ed occupazione. Gli obiettivi si realizzano se oltre alle proposte, dentro di noi ci sia passione e credo per quello che si fa”. Il principe Giorgio Maria Castriota Skanderbeg, del ramo di Napoli, ha detto: “ il mio è un onore ed onere avere questo titolo. 44 anni fa durante i festeggiamenti del 5° centenario della morte di Skanderbeg, in piazza Albania a Tirana, sono stato abbracciato e baciato da tutti, che mi vedevano come un salvatore, per il nome che portavo. Ebbene i privilegi terreni, avuti in dote, a livello familiare, non sono nulla nei confronti dell’unico vero privilegio, quello di rappresentare sulla terra, ai giorni nostri, un uomo fiero, imbattibile, leale, onesto, distintosi in Albania ed in Europa, come dimostrabile leggendo le sue gesta. Non saremo mai comparabili all’eroe, ma potremo solo tentare di esserne degni ambasciatori, in Italia, in Albania, ed in Europa tutta”. Il principe Skanderbeg ha consegnato al comitato organizzatore dell’evento, una brochure contenente l’albero genealogico della famiglia Skanderbeg. La giornalista-scrittrice, Rosita Ferrato ha presentato il suo reportage “Osservatorio sull’Albania” e di questa parte della Basilicata, che non ha mai visitato, ha riferito: “mi ha stupito questo territorio dal paesaggio meraviglioso, paesi con case colorate, gente ospitale. E’ stata una bellissima sorpresa”. A portarei saluti, Silvia Pallini e Giovanna Manilla dell’Associazione LEM Italia dell’Università di Teramo che ogni anno promuove giornate di lingua d’Europa e Mediterraneo. Quest’anno, la giornata tra disagio socio-linguistico e patrimoni culturali si svolgerà tra Teramo e Tirana ed i villaggi di Lukove Piqeras. L’editore Costanzo D’Agostino di Roma, che è stato in Albania, ha presentato un fumetto dal titolo Scandy, una propiezione nell’attualità dell’eroe albanese Skanderbeg. Presenti anche il presidente della pro-loco, Frà Adduca di Maschito, Antonio Maulà, l’editore Colonna-Valentina di Potenza che ha presentato le ultime novità di libri arbereshe e prossimamente realizzerà una guida sui Comuni Lucani con citazione sui centri arbereshe ed un’associazione Hmedia di Pietragalla, che organizza e promuove eventi culturali, tra questi anche l’arbereshe.Una visita nel Borgo dei Sapori nel centro storico, realizzato dal Comune, dove il presidente della pro-loco, Massimo Summa ha fatto da guida, ha concluso la giornata arbereshe nel ricordo dei 544 anni della morte di Skanderbeg.