“La parola “Fuga” che viene dall’italiano, ma che ha la radice nella lingua latina, significa “fuggire, scappare” o “partenza improvvisa“. Dopo il XVII secolo, questa parola dà il nome ad una forma musicale in cui delle voci si imitano una con l’altra, in un modo irregolare…
Nella mia vita, questa fuga si ricollega ad un evento che mi ha cambiato totalmente: il mio allontanamento e quello dei miei genitori dall’Albania, comportamento che in quei tempi etichettava da nemici del popolo e della patria, i fuggitivi, con delle conseguenze punitive e inevitabili per i famigliari rimasti in Albania…”
Intervista con Tedi Papavrami
Con queste parole inizia il libro autobiografico del grande violinista di fama internazionale, Tedi Papavrami di cui oggi scriviamo questo pezzo con affetto nel suo giorno del compleanno.
Tedi Papavrami, insieme ai suoi genitori, Robert e Jolanda, due genitori che con grandi sacrifici e tanta fermezza e tenacia, fecero di tutto per offrire le possibilità al loro figlio di un futuro migliore, i tre infrangono con la loro fuga le regole più ferree dittatoriali dell’Albania nel 1986 e lo fanno per l’amore della musica, l’amore di un arco del violino che in mano di Tedi, si può dire, cantasse.
Tedi Papavrami nasce a Tirana, il 13 maggio del 1971 ed è un figlio prodigio di padre violinista. Il primo incontro con la musica e con il violino lo ebbe all’ età di quattro anni. Suo insegnante fu il padre, Robert Papavrami, il quale influenzò tantissimo nel suo percorso artistico. In età di 11 anni si esibisce al Palazzo del Teatro e del Balletto a Tirana con il Primo concerto di Paganini.
Il Circolo degli Artisti avvertì immediatamente che Papavrami era un talento assoluto e la propria famiglia realizzò che lui si trovasse isolato in una gabbia in Albania sotto dittatura.
Per sua fortuna, grazie al flautista Alain Marion che si trovò a Tirana negli anni ‘80 e che notò subito il ragazzino talentuoso, venne convinto il governo francese che gli offrì una borsa ti studio in Francia. Da quel momento si aprirono le porte per il grande violinista.
Nel 1986 vince il primo premio del Conservatorio CNDMP. La sua carriera musicale si forma e prende le ali grazie ai suoi professori Zino Francescatti e Viktoria Mullova. Nel 1993 vince il Primo Premio del Concorso Sarasate a Pamplona, oltre al Premio Speciale del pubblico.
Tedi Papavrami costruisce la sua carriera grazie ad un impegno costante e disciplinato, supportato dall’amore e dai sacrifici della sua famiglia che lo seguì in Francia, per realizzare il suo sogno e non solo.
Nel suo sogno venivano racchiusi anche i sogni del nonno medico che aveva studiato in Austria, ma di cui studi erano stati interrotti dal regime comunista di Hoxha. Al contempo, ne facevano parte anche quelli di loro stessi, che desideravano una vita libera dalle catene stringenti della dittatura.
Tedi Papavrami si esibisce in tutta Europa, in Turchia, Giappone e Israele, in Sud Africa, in America e accompagnato con orchestre famose, dalla Filarmonica di Germania, di Parigi, di Bologna, di Monte Carlo e tanti altri.
Tra gli illustri direttori con cui ha lavorato posiamo ricordare: Kurt Sanderling, Christopher Hogwood e tanti altri ancora.
T.Papavrami si esibisce straordinariamente in musica da camera e i suoi partner preferiti sono Philippe Bianconi, Huseyin Sermet, Paul Meyer, Rphael Oleg, Xavier Phillips e Frančois- Fredéric Guy.
Tedi Papavrami non eccelle solo come violinista. È un artista completa. Viene riconosciuto anche come traduttore di spessore. Dopo la morte del grande traduttore Jusuf Vrioni, (uno dei grandi esperti della lingua francese), è diventato il traduttore ufficiale per la lingua francese delle opere dello scrittore albanese, Ismail Kadare.
Inoltre, interpreta come attore il personaggio principale nella provinciale Chronicle nel film ” Cronaca del provinciale” nel 2009.
Papavrami oggi vive a Ginevra in Svizzera e lavora come professore di violino presso la Scuola della Musica di Ginevra dal 2008.
In Aprile del 2013 esce in lingua francese la sua storia autobiografica [amazon link=”B00C2FBSLQ” /] (Fuga per violino solo), dell’editore Robert Laffont, in cui ci racconta il suo viaggio in cerca dell’identità sia da uomo, che da musicista.
Dal suo libro, prende spunto anche un film documentario “Ostinato” che racconta la vita da violinista ma anche da uomo, come una personalità che cerca la sua collocazione nel mondo.
“Ostinato”: un film documentario su Tedi Papavrami
Tedi Papavrami è uno dei grandi violinisti più illustri nel mondo, e nonostante questo, non si dimentica mai delle sue radici.
Torna spesso nella sua Tirana e non sono mancati anche i concerti che hanno trovato il calore degli applausi e l’ammirazione del suo popolo.
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