Non è stata per niente una stagione “tranquilla” neanche per la politica albanese. Il Partito Socialista ha denunciato gravi episodi di corruzione e che ha visto come protagonisti due alti esponenti della coalizione del centro destra: Albana Vokshi, deputata del PD e Dritan Prifti ex ministro dell’Economia ed Energia.
Il Partito Democratico non è stata meno tenera con Edi Rama, leader dell’opposizione nonché sindaco di Tirana quale viene accusato di appropriarsi di una percentuale pari al 20% sugli appalti e i permessi concessi nell’edilizia. Pare che questa volta non tuttele accuse siano cadute nel vuoto.
Mentre la deputata Vokshi è stata sentita in procura, le accuse di corruzione e di appropriamento indebito rivolte al ministro Dritan Prifti, si sono concluse con un rimpasto del governo . Prifti ha rassegnato le dimissioni in polemica con il leader del suo partito, Ilir Meta, che di fatto l’ha estromesso dal governo,mentre lo stesso ministro era assente a causa di un lutto familiare.
Nel frattempo Edi Rama che ha sempre respinto le accuse di un suo coinvolgimento in episodi di corruzione, commenta così la vicenda del rimpasto del governo: “Ieri si è allontanato Prifti, ma non il diavolo che sta soffocando l’Albania” ha detto, riferendosi al suo rivale. Durante la conferenza Rama ha promesso di rendere pubblico un altro documento dove sono raccolte le prove di corruzione e coinvolgimento di membri del governo e istituzioni, in situazioni poco chiare.Intanto trapelano voci di una direttiva impartita alla base per preparasi ad ogni eventualità. Elezioni incluse.